"I Regni perduti dei Monti Pallidi"

La copertina del libro
 

Il lavoro analizza le leggende raccolte da K. F. Wolff nelle valli ladine dolomitiche tra la fine dell’’800 ed il ‘900: pubblicate ne I Monti Pallidi, L’anima delle Dolomiti e Rododendri bianchi delle Dolomiti, ebbero un grande successo letterario, ma non destarono alcun interesse scientifico, perché comunemente si credeva che queste aree fossero state popolate solo a partire dal 1000 d. C.; anche i rari e casuali rinvenimenti archeologici non stimolavano alcuna ricerca sul territorio.
Partito come analisi topografica, il lavoro degli Autori gradualmente mette in luce una sequenza stratigrafica dei miti ed una logica che si inquadravano perfettamente con lo sviluppo preistorico e protostorico dell’area veneta, terminando con la conquista romana delle Alpi orientali: Contemporaneamente, con la collaborazione dei ricercatori del Museo di Selva di Cadore, si è proceduto alla possibile verifica topografica ed archeologica dei miti, giungendo a risultati che ne hanno dimostrato le radici storiche nelle tre fasi più antiche, mentre per quella finale, riguardante l’occupazione romana, si stanno concludendo le analisi.